lì dove scorre il fiume (2012)
“Più lontano nel buio il fiume scorre pigro e limoso verso mari meridionali, lasciandosi dietro il granturco piegato dalla pioggia e le misere colture e gli orti argillosi dell’entroterra, raschiando le sponde come polvere d’ossa, pregno di passato, sogni in qualche modo sparsi tra le acque, niente si perde mai per sempre” (Cormac McCarthy).
La ricerca si incentra sul tema del Fiume, spettatore silenzioso della nascita e della fine di una civiltà. Il fiume è metafora dell’esistenza, secondo la concezione filosofica classica di cambiamento quale legge dell’universo e destino dell’uomo. Il divenire delle forme in corpi nuovi scandisce la vita e ciò che permane aldilà della Storia è il mutamento, la volatilità, il perpetuo nascondersi dell’essere dentro l’apparire. L’espressione della casa galleggiante, poi, enfatizza il senso di transitorietà e del mistero della vita, come un viaggio in un luogo di sospensioni, piattaforma di azzeramento degli stadi di consuetudine, in cui gli orizzonti si dischiudono alle varianti dell’incognito e dell’imprevisto.
Il progetto ha ricevuto l'International Nikon Award - Bronze - categoria: Storia nel 2014
Research focuses on the theme of the River, silent spectator of the birth and end of a civilization. The river is a metaphor of existence, according to the classic philosophical conception of change as the law of the universe and destiny of man. The becoming of forms in new bodies marks life, and what goes beyond History is the change, the volatility, the perpetual concealment of being in the appear. The expression of the floating house, then, emphasizes the sense of transience and the mystery of life, such as a trip to a place of suspension, a platform for resetting the stages of habit, in which horizons spread to the variegates of the unknown and the unexpected.
The project received Nikon International Award - Bronze - category: History in 2014